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sabato 12 aprile 2014

FOOD RECIPE - Frati fritti in fretta

            La ricetta della mia infanzia

I frati fritti in fretta sono delle piccole ciambelline preparate a Carnevale che rappresentano ricordi indelebili della mia infanzia: la cucina della nonna, il suo tavolo infarinato, quell'odore dolciastro nell'aria, la sua velocità nell'impastare... quei dolcetti che faceva una volta o due all'anno, in quantità, e che noi bambine divoravamo avide, e finivano sempre troppo in fretta! 
Mia nonna è stata consorte di un ristoratore, a Londra, e per anni, finché lui è vissuto, non ha quasi mai cucinato. Poi si è rifatta, e ha iniziato a cucinare molto, per lei e per noi bambine. Era una cuoca versatile, amava sperimentare le ricette regionali di tutta l'Italia, ma soprattutto era abile negli impasti; mi raccontava che quando era piccola la lasciavano sola in casa a fare la pasta per tutta la famiglia, e che per impastare col mattarello prendeva la sedia, perché a sei anni non arrivava al tavolo. Quando lei è mancata, tanti anni fa, nessuno della mia famiglia ha mai provato a rifare questi dolci.
Così questi dolcetti sono rimasti relegati in un angolo remoto dei miei ricordi, fino a quando li ho assaggiati a casa di qualcuno anni fa, e sono riaffiorati con tutta la loro potenza. Ah i ricordi dell'infanzia! Alcuni sapori sono indelebili e ti rimangono appiccicati addosso. Ho rovistato dappertutto nelle carte rimaste delle ricette ritagliate dai giornali, e in un quaderno scritto di suo pugno che mia mamma ancora tiene, abbiamo scovato la ricetta: evviva.
L'ho provata... il risultato è lo stesso dei miei ricordi? No. Però, anche se migliorabile, questa ricetta mi ha regalato parte del sapore di un tempo, e anche se la tecnica può essere migliorata, (e mi cimenterò) la condivido con voi.
Sono dolci squisiti, assolutamente irresistibili.
La ricetta prevede la preparazione di una sorta di impasto brioche. Deriva dall'impasto dei krapfen, però con l'uso delle patate. La sua forma, rotonda come una ciambella, lascia intendere il perché li hanno chiamati così: ricorda la chierica dei frati, e anche il colore bruno del saio. 
Mi sono documentata e ho scoperto che i frati fritti in fretta, dolce tipico carnevalesco, sono originari della Sardegna, laddove si fanno anche senza l'uso delle patate, per esempio ad Alghero li preparano con l'anice. Vengono chiamati parafrittus, che appunto significa frati fritti, ma alcuni li chiamano anche fatti fritti. Ho trovato anche delle ricette che li legano alla regione Toscana, dove vengono chiamati Frati fritti livornesi.
Ma ora veniamo alla ricetta.

INGREDIENTI                                                                                                                                    
  • 275 gr di patate lesse
  • 50 gr di burro ammorbidito
  • 150 gr di farina 00 forte e di più se serve
  • 3 tuorli d'uovo
  • 1 cucchiaino di vaniglia 
  • 3 cucchiai di zucchero
  • 4 gr di lievito di birra stemperato in un goccio di latte tiepido
  • scorza di arancia o limone grattuggiata
Passare allo schiacciapatate le patate lesse, lasciarle raffreddare. Nella planetaria inserire  i tuorli d'uovo, il burro molto morbido e lo zucchero e lavorare con la frusta fino ad ottenere un composto spumoso. Cambiare lo strumento ed inserire la foglia. Inserire il latte con il lievito. Aggiungere le patate, la vaniglia e la farina, in ultimo la scorza del limone. Lavorare fino ad ottenere un impasto morbido e abbbastanza sostenuto. Aggiungere altra farina poco a poco se l'impasto è troppo molle, fino a quando non si appiccica più di tanto alla planetaria. Tenere a mente che comunque l'impasto è appiccicoso di suo, e che questa è la sua natura.
Formare quindi una palla e porla a lievitare in un telo, per almeno due ore, fino a quando raddoppia di volume. 

Trascorso il tempo dividere l'impasto in tante palline e disporle su un piano infarinato, e lasciare lievitare ancora per altre due ore in posto caldo, coperte di un telo di cotone.

A questo punto prendere le palline e bucarle con il dito, farle roteare sul piano di lavoro, fino a formare un piccolo buco al centro. 












Friggere in abbondante olio caldo ma non bollente, quando avranno raggiunto il color del frate scolare su carta assorbente e spruzzare con zucchero a velo.
Vi assicuro che finiranno in fretta!

©PHOTO EDITING - elisa roattino

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