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sabato 14 giugno 2014

FOOD PLACE - Una settimana in Sicilia - Parte 1

Una settimana alla ricerca delle mie radici: Sicilia, isola meravigliosa

Introduzione e Casealborgo
Le mie radici sono siciliane, provengo da una antica famiglia di Catania, spostatasi al nord per seguire un amore e gli affari. Queste sono le mie radici della parte paterna, quella materna invece sono del nord est italiano, contadine e  legati alla produzione di vino, che ritrovo anche nella nonna paterna.
Due antitesi che han intrecciato caratteri e personalità nella discendenza, ma altresì dato sostanza al quotidiano e alla colta intelligenza.
Case del sogno

CASEALBORGO è un albergo diffuso che ci accoglie per una manata di giorni, un borgo ritrovato con un sapiente restauro dando vita a luogo, pietre, storia dimenticate ed oramai votate all'oblio. (http://www.casealborgo.it)
Anche il cibo è ricerca del territorio e sul territorio, la gestione del ristorante, che si chiama Food & Beverage, è affidata a giovani competenti, e questo sta portando buoni risultati.

Casa Diodoro Siculo
Sono sorti sul territorio siciliano, come per altre parti della nostra penisola, birrifici artigianali e qui si serve un prodotto di eccellenza.

Sono le stanze un richiamo ai personaggi che han dato lustro nelle arti e nell'impegno di questa terra forte e generosa, ricca di storia e cultura. 
La cura nei dettagli, serve a concedere un rimando forte alle radici e al godibile design e nelle cose del quotidiano stare.







Casa bufalino

La terrazza che fronteggia la piscina, dove nel tempo clemente ci si può prendere il sole e tuffarsi, guardando la piana che cambia col mutare delle stagioni e del ciclo delle messi, oppure il vulcano lontano o il lago Pozzillo che brilla sotto il cocente solatio meriggio.
La piscina
Il sole accompagna i giorni di vacanza, che per alcuni di noi sono luoghi ignoti e mai visitati,  
in particolare per colui proveniente da un continente lontano ed affascinante, quale l'India.
Il freddo del nord è lontano, la nave traghetto che ci ha accolti a Napoli ci deposita in una solare Catania, con  sfondo l'Etna innevato e sbuffante, in un mare calmo dopo una notte di furia degli elementi.



Il mattino ci accompagna, ancora con il sole, dopo la notte rosseggiante dal fuoco dell'eruzione dell'Etna che ha rischiarato la notte piena di stelle e tuonato nelle viscere del mondo. 
Lì presente, accanto ad un manto di neve che lui solca con il rossore del magma e giganteggia imprimendoci la sua presenza, la sua volontà che non ci intimidisce, ma ci fa rimirar tanta gloria della natura.

mercoledì 11 giugno 2014

FOOD RECIPE - Sardine fritte con zucchine

Tempo di pesce! 

Sono andata in pescheria, e ho scelto le sardine, un ottimo pesce azzurro, poco costoso ma molto gustoso. Sono conosciute anche con il nome di sarde, comunque la sardina è un parente stretto dell'acciuga, ma si differenzia da questa: ha il dorso verde-azzurro e può raggiungere i 20 cm di lunghezza. Le più grandi sono chiamate "sardone".
Le sarde si possono cucinare in vari modi, io le adoro in questa versione. Fritte, con le amate zucchine.
E' un piatto abbastanza veloce, tranne per il fatto che bisogna pulirle bene prima di cucinarle.
Ne varrà la pena e il piatto si svuoterà velocemente.

Ingredienti                                                                                                                                       
1 kg di sarde
pan grattato q.b.
1-2 uova
farina q.b.
olio d'oliva
5 zucchine
1 limone
prezzemolo per guarnire



Preparazione
Prendete le sarde, eliminate la testa, apritele a libro, togliete l'intestino e diliscatele, sciacquatele bene sotto l'acqua corrente e asciugatele con carta assorbente. Preparate un emulsione con un limone e poco olio e versatelo sopra le sarde, lasciandole marinare, per almeno un'oretta.
Lavate le zucchine e tagliatele a bastoncino.
In una ciotola sbattete velocemente le uova. Preparatevi due recipienti con farina e pan grattato. Quindi infarinate le sarde, poi immergetele nell'uovo e successivamente asciugatele nel pangrattato. Procedete così anche per le zucchine.
Fatele friggere in una padella caldissima con olio d'oliva, e scolatele su carta assorbente per togliere l'unto in eccesso. Salate leggermente e servite su un piatto di portata spolverizzando con del prezzemolo tagliato fine.

©PHOTO EDITING - elisa roattino

mercoledì 4 giugno 2014

FOOD WORLD - Ortinfestival 2014 - Venaria Reale

ORTINFESTIVAL: quattro giorni
per comprendere e sognare

Il sole si adagia sulla reggia, sono lontane le nubi che han portato le piogge, i fiori del giardino sono inebriati dal tepore, sbocciano e illanguidiscono.
Ortinfestival è organizzata da Vittorio Castellani in arte Chef Kumalè che ha messo in essere una meraviglia senza pari.

Il giardino della reggia si anima con le piazze dedicate a tutto ciò che è il regno vegetale e al cibo costruito attorno ad esso.

Sotto le tende ci sono le donne del riso che raccontano il loro lavoro anche attraverso immagini e logo disegnate da un'artista olandese; il riso porta il nome di chi lo produce: abbiamo Alessandra, Elisa, Francesca,Benedetta, che sono innanzitutto unite dalla passione per il buon cibo, la natura e la risaia. I cartoncini ci raccontano di loro, dei sogni, prospettive e futuri... e tutti i prodotti dell'orto che ti consegnano in giornata sono km zero... 
Per informazioni: www.ilrisodelledonne.it
www.leverduredelmioorto.it


C'è la giovane architetta del paesaggio che si innamora di un ragazzo che allestisce i giardini 
e usa la materia legno in modo differente. (http://www.ginkgo-giardini.it).
Le sue sdraio o i cassoni per allestire il tuo orto anche sulla terrazza sono singolari e ben ideati. Si sono inventati un regalo di nozze insolito, l'allestimento del giardino o della terrazza di casa. È un'invenzione fantastica, che risolve a molti il problema di accudire e abbellire il giardino di casa... in linea con il nuovo sentire verso la natura e i suoi componenti: i fiori. 
Infatti impiantano le antiche varietà, quelle che alloggiano nei prati e nei nostri boschi e che la maggior parte di noi avevano dimenticato, fiori che di solito vengono estirpati. 
Un lavoro meraviglioso, il loro, e con un futuro certo promettente (http://www.suingiardino.com)

C'è poi l'architetta artigiana che introduce il tadelackt, l'arte nel decorare muri e piastrelle che proviene dal Marocco, dove si usano prodotti naturali, con un prodotto finale che è suadente e sensuale, nonché meraviglioso. (Per info: martasorrentino@gmail.com).

Quei blu, quei terra ocra, quei rossi che sanno di oriente e che ti regalano gioia agli occhi e profumi, perché una delle componenti del tadelackt è il sapone nero.
Abbiamo incontrato lo stand delle ceramiche del vasaro, Alberto Bagetto, con il suo grès che è vaso e ciotola dai colori rosso intenso e verde, che tornisce all'istante ed è disponibile sempre ad ogni tua richiesta. Il suo packaging è molto differente: consiste in un sacchetto di carta con dentro il fieno che ripara i manufatti dal travaglio del trasporto. (http://www.albertobagetto.it)

Un'altro stand della ceramica era occupato da "Terre della Torre", composto da una coppia giovane che lavora l'argilla utilizzando l'antica tecnica del colombino cuocendola poi a raku, e il finale produce colori e suggestioni che sanno di natura e di antico.

C'erano le spezie di Sd Spezie.com, con l'estratto di vaniglia che proviene dal Madagascar ed è la più pregiata... 
Oppure lo stand del peperoncino calabro in mille modi preparato ed usato.

Le erbe aromatiche erano presenti in molti siti, con varietà introvabili, quali il basilico riccio, aneto, sedano di monte  o pimpinella, rabarbaro e rafano. (http://vivaionaiadi.blogspot.it)
.




Vivendo in Italia molti stranieri, è sorta la necessità di dare a loro uso continuativo delle  spezie ed erbe aromatiche, ed in Carmagnola e anche altrove sono nate molte aziende agricole e orti gestiti da questi stranieri, soprattutto dai cinesi che han fatto impresa.
(www.facebook.com/pages/Fratelli-Gramaglia).
Le piante officinali e le piante decorative che rallegrano il nostro quotidiano erano rappresentate dai vivai più rinomati.
Per quanto riguarda i vegetali di consumo la Coldiretti ha portato il suo meglio ed hanno allestito orti in varie modalità, anche con le qualità estere che hanno trovato luogo anche qui da noi.
Un contorno meraviglioso a quello che è già il giardino della reggia e le sue vasche e peschiera.
Non solo orti: anche esposizioni artistiche ispirate al mondo giardino: le ceramiche di Paolo Valenti a Venaria, un bellissimo colpo d'occhio, composto da tante  ninfee-ceramiche.

Lo show cooking ha visto il best dei best ai fornelli, introdotti da Vittorio Castellani o da giornalisti del settore, ed hanno costruito piatti all'insegna del vegetariano e dei prodotti nuovi che si affacciano sui mercati: vedi alla voce cavolo cinese o germogli di soja, oppure lemongrass.
Uno dei piatti cucinati dallo Chef Ferrero del Marchesino 
di Milano
Il Gardenia di Caluso con la sua chef donna, Joja di Milano con Leumann, il Marchesino di Milano con lo chef Ferrero che ha cucinato un meraviglioso risotto con ciliege, o la arzilla e simpatica signora campionessa mondiale di pesto... ed ancora i luoghi dei cibo con lo street food anche vegano. 
Il camioncino del Gardenia di Caluso con il suo cartoccio di fritto misto vegetale che è saporito e gustosissimo, accanto alla carne che cuoce sulla brace e tutti assieme si può indugiare nell'imbrunire per adempiere ad un antico rito.
Mondi e genti che qui sono rappresentati in maniera eccellente, con le varietà, le intelligenze e le modalità che oramai han contaminato anche il nostro quotidiano conviviare e vivere.

Abbiamo potuto osservare gioielli costruiti con le verdure o con legni pregiati e troneggianti con piccoli cactus, nati dalla genialità di Barbara Uderzo, un'artista vicentina...
Barbara Uderzo mentre costruisce gioielli con le verdure: uno spettacolo molto originale!

Oppure le opere in Fiber Art di Silvia Beccaria, di studio Filarte: la definizione di “fibra” viene da lei estesa ad includere sia i materiali tradizionali della tessitura come lana, lino, stoffa, tessuti, sia – e principalmente – quelli mutuati da altri ambiti operativi come carta, gomma, plastica, metallo, celluloide e quant’altri, fino ad inserirvi anche spighe e foglie di grano secche. Comune denominatore fra i tutti: la tessibilità, la loro adattabilità al telaio, alla rigida flessibilità della trama e dell’ordito.
Silvia progetta e realizza opere tessili e gioielli contemporanei ispirati alle gorgiere storiche, e partecipa a numerose mostre d’arte in Italia e all’estero.
Un'opera esposta di Silvia Beccaria

Dopo l'arte, torniamo al cibo: c'erano tantissime bancarelle con i prodotti migliori, non possiamo elencarvele tutte! Una tra le tante: era ricchissimo lo stand dei caprini francesi, perché le varietà sono infinite e così la costruzione e stagionatura.

C'era anche il cinema, l'angolo per il racconto del costruire orti e luoghi, o le api urbane che sono state tracciate e così possiamo acquistare un miele del quale conosciamo l'origine.

Ci ha affascinato la natura e la bellezza di Venaria Reale, che è storia e patrimonio dell'umanità e in questi giorni è stata invasa da migliaia di persone, rallegrate dalle band dixiland, orchestrine, spettacoli e parole in seminario.
Molti i laboratori dedicati ai piccoli, perché la natura la si deve conoscere ed imparare, per costruire un mondo migliore e proteggerlo.

Un successo, qualche piccola aggiustatura per il prossimo anno, ma credo che si possa definire un primo passo molto riuscito, molto ben organizzato e che sicuramente avrà un seguito, una seconda edizione che vedrà ancora il meglio.
Una parola dedicata alla meraviglia del villaggio blogger con allestite le tende per il soggiorno, e i fortunati hanno potuto dormire con grilli e lucciole, svegliati dai canti degli uccelli che abitano la reggia... un meraviglioso risveglio!
Molti gli sponsor che han contribuito a questa edizione, realizzata dal Consorzio della Venaria Reale e curato da Vittorio Castellani che con il suo staff ha messo in essere un progetto importante e veramente di grande impatto emotivo, certamente una tappa verso l'Expo di Milano che ci racconterà il pianeta verde e il nutrimento dell'umanità.



Racconti anche visionari, ma che servono per il buon cammino di questo millennio, dove la terra ci richiede sempre più rispetto e affascinanti nuove possibilità.
Il talento era espresso bene, ben rappresentato, soprattutto rincuorante vedere i molti giovani che stanno facendo impresa nel biologico e nell'agricoltura sostenibile e alternativa.

Venendo via dalla Venaria, eravamo stanche e felici, rincuorate da incontri e modalità che ci hanno fatto bene e ottimiste per un mondo differente, ecologico e a portata di ciascuno.

Grazie al Consorzio, allo staff di Ortinfestival e al curatore Vittorio Castellani in arte chef Kumalè, che da tempi non sospetti ha praticato e percorso le strade del cibo dei paesi altri e perorato cause verso questo buon coltivare e vivere.

Sicuramente, arrivederci al prossimo anno.


©PHOTO EDITING - elisa roattino