Il viaggio continua... Enna e Catania
Nuvole piene di pioggia, che impregnano la
terra e risale la fragranza.
Siamo vicini a Piazza Armerina con la sua Villa del Casale, vestigia romana di rara bellezza, molto famosa per i suoi mosaici.
Siamo vicini a Piazza Armerina con la sua Villa del Casale, vestigia romana di rara bellezza, molto famosa per i suoi mosaici.
Agriturismo Bannata, un oasi per ricrearsi
A quattro km di distanza visitiamo la Masseria BANNATA.
Il luogo è meraviglioso, arredato con cura e gusto, design e opere d'arte, libri della sapiente cultura europea e italiana. La padrona di casa è una mente vivace e raffinata, dovunque si posi lo sguardo si accoglie ciò che ne proviene dall'ingegno e genialità.
A quattro km di distanza visitiamo la Masseria BANNATA.
Il luogo è meraviglioso, arredato con cura e gusto, design e opere d'arte, libri della sapiente cultura europea e italiana. La padrona di casa è una mente vivace e raffinata, dovunque si posi lo sguardo si accoglie ciò che ne proviene dall'ingegno e genialità.
Ci vuole talento, conoscenza ed immenso gusto per allestire un “rifugio” di siffatta bellezza.
La signora Nitta Bruno ha preso in mano le proprietà di famiglia e le ha avvolte nella rinnovata raffinatezza, accompagnata da una promozione della cultura e del territorio.
La signora Nitta Bruno ha preso in mano le proprietà di famiglia e le ha avvolte nella rinnovata raffinatezza, accompagnata da una promozione della cultura e del territorio.
La Bannata è una parola siciliana che
deriva dal catalano ed ha significato di: in parte, nascosta.
Ed è così. L'agriturismo è posto
ai piedi di una collina, nascosto agli occhi e avvolto nel suo rigoglioso bosco
e giardino. sorge accanto ai muretti di pietra, ricovero per gli animali, e nel
silenzio rotto dal canto dei richiami degli uccelli.
Entrando nella proprietà vi sono
i cipressi che ti accompagnano alti e silenti ed arrivi ad una casa di pietra,
antica e piena di fascino del tempo.
In passato, questa era la
masseria di famiglia di questa imprenditrice ennese.
Una signora dalla bellezza
florida, con eleganza e intelligenza che l' accompagnano nel
fruscio che ti avverte della sua imminente presenza.
La Sicilia dell'intelligenza e
della cultura la rivivi sul suo viso e nell'attorno, quella borghesia che ha
conservato nei tempi efficacia e risolutezza, portando avanti immagini e
culture, preservandole da contaminazioni non lecite e favorendo il progredire.
Donna Nietta ti accoglie
nel podere trasformato in un agriturismo di fascino, con annesso un ristorantino
intimo e un fienile riattato per favorire incontro con l'arte e la
contemporaneità.
Una manciata di camere allestite con il fascino raffinato dell'antico, con tocchi contaminanti e dove nulla è messo al caso.
Si nota la mano sapiente e la conoscenza
del design e della storia, connubio che si interseca alquanto e si rimanda al vivere bene il tuo soggiorno.
Per i banchetti più consistenti c'è una stalla riattata a salone con la pietra rimessa a nuovo, mobili e oggetti
appartenuti alla famiglia da circa duecento anni, con libri e cataloghi di arte
che occhieggiano accanto a divani e poltrone molto comodi.
C'è il camino acceso, il fuoco vivo e stemperante, le ceramiche di Caltagirone, i pomoli dei legni costruiti col fuoco e dal colore verde pallido, messi a grappolo dentro un piatto antico, i pupi siciliani, tappeti e sedute che hanno accompagnato i giorni della borghesia colta siciliana.
Accanto vi è un fienile riattato con la moderna tecnologia che raccoglie la possibilità di convegni, incontri e rassegne.
In questo luogo si favorisce l'arte
con gli incontri di cinema, le mostre di arte contemporanea, letture, reading,
presentazioni; campeggia sulla grande vetrata una frase del cineasta
indipendente Silvano Agosti.
C'è una fontana con pesci rossi che si
lasciano accarezzare dai raggi di un sole tiepido, cullandosi al tuo
chiacchiericcio e liberi di saltellare e raccontarti dicerie e favole.
Puoi camminare ed inoltrarti alla scoperta della proprietà, e incontrerai eucalipti, alberi antichi, macchia e silenzi.
Il ristorante è un luogo della
delizia con la sua proposta di cibo siciliano rivisitato con sapidità da donna
Nietta, preso dai ricettari di famiglia che vantano lustri.
Ho mangiato la caponata ennese di natale ,
frittelle di baccalà, gateau di patate, pasta con i broccoli, cosciotto farcito
con carciofi e via dicendo, con alimenti presi dalla proprietà, compreso il
grano per comporre paste. Tutto controllato a favorire un gusto ed una
precisione nella composizione del tuo piatto, che ha equilibrio e gusto raffinato.
La terra entra sulla tua tavola come il sapere contadino e la grande affascinante civiltà siciliana che ti arriva
accanto e ti delizia.
La famiglia è la componente
essenziale di questa imprenditrice, con la sua dolce e volitiva madre,
simpatica ed ironica. Accanto a lei partecipano del lavoro i suoi fratelli professionisti di prestigio, colti e
affabulatori impareggiabili, pieni di sapere compreso e intenso, con la grande
curiosità verso il cibo e la sua storia. Figli e nipoti, generazioni a
confronto che hanno un filo conduttore: la coscienza di avere ereditato grande
eleganza, cultura e fascino che non disperdono al vento, ma coltivano il tutto
con grande passione e amore per la continuità.
CATANIA
Arriva così l'ora di prepararsi, stiamo per
dare addio alla fine dell'anno ed allora ci si ritrova in piazza a Catania per
il concerto di Bregovich, molto atteso, e che ci farà dimenare alquanto. Ritmi
balcanici, tradizioni e folklore, storia e rivolte. Sarà una serata differente,
il cenone sarà all’insegna dello street food,
ad iniziare da panini con la polpetta
ricoperta di pistacchio, per alcuni sarà di cavallo, con accanto la birra
siciliana, frutto del lavoro dei molti birrifici sorti negli ultimi tempi, che
forniscono eccellenze per la gioia dei palati.
Uno sguardo verso un cannolo, giusto per addolcire e poi via alle danze ed al ritmo.
Si
canterà, ballerà, gioirà, sorridendo e sollecitati dalla sua bravura.
Un abbraccio forte con la golata di prosecco e ci si incammina verso un nuovo anno, che ci auguriamo al meglio e alziamo gli occhi verso i fuochi artificiali, attorno esplosioni di tric e trac, alcuni vere bombe che fan tremare il pavè, sempre sotto lo sguardo silente dell'elefantino e con i santi e gli Dei accanto a vigilar sul nostro andare.
Un abbraccio forte con la golata di prosecco e ci si incammina verso un nuovo anno, che ci auguriamo al meglio e alziamo gli occhi verso i fuochi artificiali, attorno esplosioni di tric e trac, alcuni vere bombe che fan tremare il pavè, sempre sotto lo sguardo silente dell'elefantino e con i santi e gli Dei accanto a vigilar sul nostro andare.
...continua...