Il viaggio continua...
Palermo
Palermo ci accoglie con tutta la sua forza di antica città di gattopardi, di potere, di storia e cultura, posata a strati di dominazioni che han lasciato vestigia meraviglia e la rendono imponente, protratta verso il mare e il futuro, talvolta avvolto anche di angoscia.
Palermo è il suo mercato, il suo cibo di strada di antica memoria, il vociare dei richiami, colori e passione, furore di talento e pigrizia dell'incedere, il mare che la frange e il suo porto traslato da merci. E’ ancora vicoli e strade, balconi, portali e portoni, teatri, molto raccontato dai suoi grandi poeti e pittori.
Si può mangiare per strada e nei mercati possiamo assaporare la testina bollita con il sale, pane e milza, le interiore del vitello scavano un pane sciapo e pieno di vitalità, limoni, arance, carretti siciliani, cassate e cannoli, geli e puponi, tutto accompagnato dall'enigmatica tranquilla vulgata, dal nero degli occhi e il silento sguardo degli uomini.
La bellezza delle fimmine siciliane è nota nel mondo, i colori dei loro occhi e dei capelli varia dallo strato e dall'anagrafe del periodo degli invasori, sempre eleganti, sempre misurate, sempre sorridenti e drammatiche, che ti fanno perdere orientamento e voglia di andar altrove.
Puoi mangiare poi un arancino Antica focacceria S. Francesco che è mutata nel tempo, ora hanno aggiunto il ristorante all'ultimo piano, sotto puoi prendere sarde a beccafico, pane ca meusa, insomma il cibo di strada. L’arancino è sempre sublime, con il suo ripieno di ragù e piselli, cotto bene, il riso ben amalgamato.
Per la cena siamo andati al Don Ciccio a Bagheria che nel tempo si è trasferito da un luogo più centrale e storico, ad un altro più anonimo inserito in un contesto odierno. Ma lì si può sempre assaporare una caponata degna di nota, il calamaro ripieno, essere serviti con celerità e simpatica ironia. Spettacolare il racconto del menù da parte del figlio del titolare, con la sua intercalata palermitana. Intanto io penso a questo posto dove risiedono le meraviglie delle ville siciliane della antica borghesia, alcune ritornate ai fasti, altre che stanno cadendo, con i suoi alberi secolari, la storia, il fruscio di velluti e sete. Qui proviene la famiglia di Dacia Maraini, da parte della madre, qui han discusso del futuro, qui han cavalcato storia e coraggio, qui ha dissertato il meglio dell'intelligenza.
Enna
B&B La casa del poeta
Intanto ci dobbiamo spostare di luogo, oggi è fine anno e si cambia residenza: andiamo dentro la provincia di Enna in campagna, in un B&B LA CASA DEL POETA.
B&B La casa del poeta
Intanto ci dobbiamo spostare di luogo, oggi è fine anno e si cambia residenza: andiamo dentro la provincia di Enna in campagna, in un B&B LA CASA DEL POETA.
Un casale della villeggiatura estiva di una antica famiglia siciliana di Enna, quelle famiglie della borghesia che sono state pilastro e consistenza dell'economia e della cultura.
Quegli intrecci di parentele e feudi, che han prodotto intelletti e consistenti professionisti, fortune e lasciato tanta materia su cui scrivere e leggere, a partire dai libri di ricette di casa.
La pioggia ci accompagna nel percorso, passando per Leonforte che vanta una fontana barocca meravigliosa, con la campagna di ulivi e grano, con la città antica di Enna sulla rocca a spiarci nel cammino.
Quegli intrecci di parentele e feudi, che han prodotto intelletti e consistenti professionisti, fortune e lasciato tanta materia su cui scrivere e leggere, a partire dai libri di ricette di casa.
La pioggia ci accompagna nel percorso, passando per Leonforte che vanta una fontana barocca meravigliosa, con la campagna di ulivi e grano, con la città antica di Enna sulla rocca a spiarci nel cammino.
....continua....
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