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domenica 8 novembre 2015

FOOD PLACE - Ristorante La Luna

Una scommessa vinta!

Giorni fa abbiamo visitato il paese di Azeglio per l’incontro con i gestori del ristorante “La Luna”, il cui locale si trova nel centro del paese. Da lì si scorge il castello, che fu di proprietà del noto statista Massimo d’Azeglio: svetta alto sul borgo accanto al campanile che riemerge sempre dalla nebbia, tanti sono i suoi metri di altezza.

Un tempo qui si producevano le sedie, che in dialetto locale si chiamano cadreghat; nelle vicinanze, sulle rive del lago si trovano, infatti, le paglie di cui erano composte.
Il pezzo di lago che sconfina nella provincia torinese è anche un luogo dove si possono trovare svariate specie di flora e fauna che crescono e proliferano indisturbate. 
In una quiete quasi surreale, lontani i clamori dei bagnanti estivi, puoi vedere nuotare le nutrie, volare silente l’airone, vedere i larghi giri dei cormorani e tante specie di anatre che agguantano i pesci del lago. In questa porzione di lago vi era anche il proposito del ripopolamento della fauna ittica.

In questo contesto, in un incrocio di vie e di profili antichi che si stagliano all'orizzonte, è situato uno stabile antico che una coppia giovane e di talento ha acquistato anni or sono e che è diventato sede del loro lavoro e scommessa personale.

La loro storia è quella comune a tante persone che possiedono un talento nascosto e lo coltivano come un sogno, forse aspettando di dare vita ad una zucca... che non diviene una carrozza come nelle favole, ma, in questo caso, un ristorante.

Andrea, in una serata di fine lavoro di tanti anni fa, si reca in un locale dei dintorni  per prendere delle pizze: ne ordina due, e, mentre aspetta che le sue golosità si cuociano, chiacchiera amabilmente con il gestore. Quest’ultimo si lamenta di non avere lavoranti che imparino e lo aiutino. Così lui d’impeto si propone, volontario, per imparare. 
La curiosità lo spinge a tanto e si palesa forse una svolta al suo futuro, chissà!
Così per un anno tutte le sere lui compone pizze, sperimenta, si cimenta con passione e creatività. Intanto la moglie Enrica inizia a guardarsi attorno, è attratta da questa nuova prova del marito, sente che il cibo può diventare una sfida propositiva.
Legge, studia, compone sulla carta insiemi di alimenti e colori, prova a casa e vede che può diventare davvero una possibilità. 
Certo non hanno esperienza, ma hanno voglia di imparare, chiedere consigli. Fanno corsi di cucina e si affiancano a chi il mestiere l'ha nelle mani e nel tempo. 
Così si avventurano nel prendere un locale che si adagia sulla riva torinese del lago, un luogo grande e immerso nella natura, che amano. 
Non sarà una passeggiata, sarà fatica e una scommessa, ma crescono nei numeri e nell'affezione delle persone che incontrano questo luogo dove sorriso, accoglienza, passione, e talento emergono in ogni piccolo dettaglio. 

Questo loro primo incanto dura un decennio e finisce complice di un aumento spropositato dell’affitto che li induce a voler far un passo successivo: acquistare i muri di un locale che possono trasformare a loro gusto e somiglianza e dare quindi sfogo ad un altro tipo di creatività culinaria.

Arrivano dunque in questo stabile di Azeglio, che ristrutturano con dovizia di dettaglio, cercando di avvicinarsi al cliente che vogliono considerare come persona e non solo come semplice avventore. Installano una cucina che non ha nulla di fisso perché in questo modo è più semplice pulire e avere igiene sempre al massimo. 
Posizionano i frigoriferi lontani dall'accoglienza dei clienti per non creare rumori fastidiosi. Tutto ciò che può disturbare o invadere lo sistemano lontano e attorno restaurano pezzi antichi di uso quotidiano che diventano mensole, appoggi, arredo.
Non è solo il locale che crea una modalità piacevole, il vero loro scopo è cucinare bene con gli alimenti che diventano piatti e gusti di meraviglia.

È loro abitudine preparare la pasta fresca, sempre!
La materia prima è composta di farine che acquistano dal Mulino Enrici che risiede dietro casa, da cui comprano anche il riso.

Per il resto si avvalgono di piccoli produttori che ricercano di continuo. 
Nei giorni di riposo compiono viaggi anche faticosi per andare a incontrare i fornitori e certificare con il loro occhi ed anche con la loro empatia i prodotti. Questo crea un’affinità che li conduce ad avere un rapporto di grande sintonia.
Quello che ricercano sempre è accrescere la loro curiosità e la loro creatività per dare sempre emozioni a chi li va a trovare e siede al loro desco.
Andrea si occupa delle miscele delle pizze, della costruzione della pasta e della lievitatura: il suo tocco è quasi magico, sente le consistenze e le umidità dell’impasto. È data grande importanza alle affinità degli alimenti e alla materia prima. Per quanto riguarda la pizza, gli ingredienti per condirla sono sempre di alta qualità.
Sulle sue pizze non troverai mai prodotti di produzione a largo consumo, ma sempre produzioni di eccellenza del mercato.

Enrica invece si occupa delle altre pietanze; racconta con dolcezza il suo studio ed emergono via via la sua passione e conoscenza delle materie prime.
Ogni piatto che esce dalla cucina è frutto della sua sperimentazione, della sua ricerca continua degli abbinamenti tra gli ingredienti.
E’ interessante vedere gli schizzi sulle costruzioni dei piatti, con i nomi e colori delle erbe e delle materie che studia e assembla. Per far parte del loro staff devi condividere questa passione e l’amore per il cibo e per l'accoglienza. 
Fanno riunioni con i dipendenti ai quali fanno assaggiare i piatti e dunque prendono in considerazione i loro suggerimenti, le loro proposte. 
Ci raccontano la loro visione della clientela: per loro non sono numeri ma persone, e si vede la loro esigenza di accompagnarli nel loro stare bene, nel proporgli una serata anche differente, partecipi di un progetto. Accoglienza che si fa presente anche quando organizzano le serate speciali con la presentazione dei loro vini, che sono eccellenze dei territori.

Tutto questo lo assapori, lo palpi, lo intuisci quando ti affacci dentro il loro locale, che è ancora un work in progress per alcune ristrutturazioni che si sono avviate ma non ancora concluse.
Brillano gli occhi mentre ti raccontano questo e senti che è frutto del piacere di una professione faticosa ma che li appaga, che li porta sempre avanti, che li fa sentire pronti alla condivisione con un territorio che amano molto.

Crescono un ragazzino molto sveglio, già capace di mettere assieme alimenti e costruire un piatto, che ha anche una naturale piacevolezza con i clienti.
Accanto al loro locale, la sorella di Enrica ha aperto una gelateria dove si può trovare la stessa cura e creatività. 
Va da sé che gelati e pasticceria sono frutto di questo connubio di relazione. 
I loro avventori arrivano anche da molto lontano, questo certifica di certo una cucina che è ricerca e qualità, e che noi consigliamo.



In conclusione, fa piacere incontrare persone che han potuto, con fatica e determinazione, realizzare un progetto di ristorazione importante e di successo. Questo non può che accrescere l’economia del territorio, promuovere la bellezza dei borghi e della natura circostante.


    Ristorante La Luna
    Via Guglielmo Marconi, 29, Azeglio TO
    Telefono:0125 72110


    ©PHOTO EDITING - Elisa Roattino

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