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martedì 28 maggio 2013

FOOD THE BOOK - Girovagando per il Salone...

SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO - TORINO Edizione 2013
Torino è una splendida città del nord circondata dalle montagne e percorsa da un fiume importante che la taglia in due, come una fetta di torta. E' bellissima, ricca di storia, di passato, di cultura, di golosità.
Così importante per lustro nella pagina del sapere che non poteva che inventarsi, molti anni oramai, un salone dedicato alla pagina scritta, alla parola.
Nasce così IL SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO, che ogni anno in maggio apre al Lingotto le sue porte al sapere, alla conoscenza, alle immagini dello scrivere e ai suoi personaggi.
Quest'anno hanno immesso una nuova realtà: la cucina, il cibo. Naturalmente coloro che sono venuti: chef, pensatori, storici, divulgatori presentavano le loro pagine scritte. Quindi con questo pretesto si è pensato anche di mettere un angolo con una cucina attrezzata e far presentare una ricetta, cucinandola direttamente.
Questo stand denominato COOKBOOK era molto suggestivo, raccolto, adagiato in un angolo che lo rendeva unico e piacevole e attorno al desco attrezzato, si dipanavano gli stand delle case editrici dei libri di cibo e dintorni.
Questo spazio sponsorizzato da vari brand inerenti al cibo era davvero molto carino, allestito con piante di erbe aromatiche, pentole vecchie, fiori commestibili, attrezzi d'antan, che lo rendeva accogliente e tu ti sedevi lì sulle panche di legno e assistevi al da fare convulso dei protagonisti.
Un angolo dedicato ad una mostra fotografica del grande eccellente artista della fotografia quale Gianni BARENGO GARDIN che ha racchiuso nel suo bianco e nero le immagini sul riso. Promosso da una riseria piemotese, condotta da un giovane che ha voluto credere nell'agricoltura, quella di eccellenza, e che ha creato un brand molto significativo: ACQUARELLO. Un riso selezionato, racchiuso in un barattolo sigillato ed è ben strutturato nel suo chicco e nel suo sapore. 
Vi è stata anche la presentazione di un libro a proposito di questo, da parte del suo patron Rondolino, una meraviglia di volume. Lui è lì a parlare del suo lavoro, con la sua faccia pulita, fresca, giovane, pieno di entusiasmo e felicità di vedere persone che credono in lui e nel suo lavoro. Minuto e tenace, che ti stringe la mano quasi con timidezza e ti senti in sintonia con lui e con coloro che mettono fatica e intelligenza in questo progetto.
Le fotografie sono appese lì nello stand, belle e vive. Racconta il grande artista la voce ACQUA, i silenzi della materia che avvolgono la cascina, prima che il grano nasca e lei scompare. Le camerate delle mondine, con le sue brande, la neve del lungo inverno silente e freddo, le vie d'acqua, i canali, i convivi nell'aia, le lenzuola a stendere al sole, i restauri ai mezzi e alle mura, gli animali della cascina, con un micio che silenzioso si aggira nel vuoto assoluto dell'inverno, con un timido sole che si affaccia.
Bellezza dell'immagine e ricordi lontani, carichi di storia e di persone con le loro voci e le loro fatiche.
Gli stand rappresentano la Guido Tommasi Editore che è raffinata casa editrice con oltre 200 titoli di cucina divisi in 12 collane tra cui il corso di cucina “Gli illustrati”.
Tra le pagine pagine dei loro libri scopriamo personaggi di spicco della letteratura e dell'arte come Simenon e De Filippo. Le fotografie sono meraviglia e sono pure contenta perché un mio amico carissimo Michele Marziani pubblica presso di loro e ancor più felice per aver visto persone che acquistavano i suoi libri.
Altra casa editrice presente nello stand è PRIULI & VERLUCCA che sono canavesani e mi onora conoscere personalmente il patron. Hanno diversi filoni editoriali: montagna, musei, tradizioni e anche la cultura materiale e cucina. Volumi molto belli, con bellissime illustrazioni e rivolte soprattutto alle tradizioni piemontesi e di montagna.
MARIA FACINI FAZZI, che dal lontano 1966 edita volumi legati al territorio toscano, quindi una sezione dedicata alla storia del cibo e con dei piccoli volumetti monografici, davvero deliziosi che costano poco e sono pereziosi in quanto ricette e racconti delle stesse.
BIBLIOTHECA CULINARIA, che ha sede a Lodi dal lontano 1990, pubblicando alcuni dei più autorevoli volumi del mondo gastronomico nazionale ed internazionale. Per fare un esempio: Massimo Bottura, Ferran Adrià, insomma tutti gli stellati del mondo, i volumi monografici, i romanzi inerenti al cibo, i saggi e tutto questo on line. Ancora prima che pigliasse piede questa modalità di acquistare.
GIUNTI EDITORE, che, forte di una tradizione che risale ai tempi dell'Artusi, è uno dei principali protagonisti europei e leader in Italia dell'editoria enogastronomica. La loro passione per la cucina e l'alta cucina si esprime da sempre con offerta di volumi di grande qualità: dalle ricette tradizionali ai piatti dei più grandi chef italiani e internazionali, con proposte classiche o innovative che spesso anticipano le tendenze di un settore sempre in evoluzione.
SLOW FOOD EDITORE, di cui non si può aggiungere nulla, la sigla delle sue edizioni rappresenta il marchio alla quale è legata, e quindi si esprime in una varietà di libri attorno alla stessa.

Io ho seguito due precise presentazioni, quella riferita allo chef stellato Davide Oldani che ha presentato la ricetta del suo risotto, cucinando il riso Acquerello e il suo libro, il quarto per esattezza, in cui spiega la sua filosofia POP inerente alla sua modalità di visione della parola cibo e cucinare.
E' stata meraviglia, perché lui è bravo, capace, intelligente, umile e sempre di corsa tra i continenti, oltre che presenziare nella periferia di Milano, nella campagna con il suo D'O che propone il cibo giusto al prezzo giusto.

La seconda è stata allo showcooking di Luca Montersino che è venuto a presentare il suo libro di pasticceria per i ragazzi. Ha inoltre esposto la sua visione diversa alla pasta di zucchero che imperversa e impazza. Anche lui contrario a questa follia modaiola,  propone la pasta di mandorle o il marzapane, insegnando anche come prepararsela e come usare alimenti per avere una pasticceria sostenibile. Vuol dire imparare usare anche altri tipi di cereali oltre al solito frumento, imparare ad usare olio, altri dolcificanti quali il miele.
Ha una scuola di cucina, è conosciuto perchè lo si vede sui canali tematici, ha all'attivo parecchi libri sui dolci e anche non, ha pasticcerie a suo nome in vari continenti del mondo. Ma lui rimane semplice, sorridente, disponibile, amante di ciò che fa e propone.

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