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giovedì 19 settembre 2013

FOOD DAILY - Metà surgelato e metà fatto in casa, le nuove tendenze del mercato alimentare

Gli Stati Uniti ci hanno abituati a stramberie di vario tipo e quindi il campo culinario e il "food" non ne è da meno, perché in quella nazione si dà importanza al cibo e alla sua antropologica possibilità di aggregazione e implicazione in campo sociale.
Siccome la managerialità e l'impiego del soggetto donna nel lavoro è sempre stato un fondamento di quella società, non si ha più tempo da dedicare alla costruzione del pasto quotidiano. 
Nasce così l'ultima stramberia che vede come soggetto la passione per i cibi confezionati.
Mi direte che questo modo di procedere l'hanno da tempo consolidato: i famosi ravioli in lattina, le zuppe, i cartocci di cibo precotto solo da passare in forno. 


Ma questa novità è un tantino diversa, perché si tratta di cibo a cui manca poco per essere definito cibo pronto e da servire, dove tu dovrai intervenire in vario modo: dandogli la cottura finale, mettendo degli ingredienti di tuo piacimento, preparando le salse per accompagnarlo. Userai sempre il forno a microonde o il forno tradizionale, ma è previsto anche l'uso del fuoco, di padelle e casseruole varie, di strumenti per montare salse e accompagnamenti.
In questo modo ti crei l'illusione di aver cucinato tu quella pietanza, e portandola in tavola farai la tua bella figura con i tuoi cari e ti sentirai in pace col mondo e con la tua coscienza indaffarata.
D'altra parte sembra che non siano poi così male questi cibi precotti, seguono norme igieniche prestabilite, sono cucinati in immense cucine della catena alimentare di food, risolvendo problemi logistici e di tempo alla mancanza dello stesso per le donne che lavorano e sono sempre in costante affanno e sovente in ritardo sulla tabella di marcia giornaliera. Andare a fare la spesa vede le lancette dell'orologio correre come impazzite e a casa ci attendono per soddisfare il languorino o la fame immensa!
Negli Stati Uniti si sono promosse campagne, la first lady in testa, per non usare questa modalità del cibarsi. In prima linea si è messo anche lo stellato Jamie Oliver, andando di contrada in contrada, di fast food in fast food, di scuola in scuola per insegnare a consumare e cucinare in maniera diversa e soprattutto usando materia prima a km zero e di eccellenza stagionale.
Si sa le contraddizioni sono la norma in quella grande nazione e quindi di pari passo il cibo precotto ha continuato ad esistere ed essere pubblicizzato, ma con peculiarità diverse e modalità nuove, tenendo conto appunto della stagionalità, della materia prima e della qualità, nonché di questi precotti che hanno comunque bisogno dell'intervento finale dell'acquirente. Non più solamente infilare nel forno, ma metterci il tuo tocco finale, la tua esperienza, la tua conoscenza e le tue capacità culinarie.
Può essere un valido aiuto, avendo poco tempo sempre a disposizione per occuparci della filiera del cibo, con l'occhio sempre alla tabella salutista, ma anche alla possibilità di non essere stressati dalla voracità della famiglia e il poter anche avere ospiti al desco. Questa modalità fornisce gusto e anche il piacere di mettere il tocco finale per sembrare cuochi provetti e non ingurgitare del cibo scadente.
L'industria, che ha occhio attento alle mode e alle modalità, si accosta ai suoi clienti proponendo quindi la possibilità di interagire; una nota marca ha lanciato un prodotto sempre precotto, ma che necessita il tuo intervento aggiungendo alcuni ingredienti che avrai nel tuo comparto del frigorifero e aggiunta di almeno due salse, che dovrai ingegnarti a comporre.
Ottieni così il pensiero di avere la tua "mossa" da cuoca. D'altra parte siamo bombardati dai media, dai quotidiani, mensili e settimanali che inseriscono dispense di cucina e consigli di chef stellati, alla televisione che trasmette reality di talent chefs e anche il cinema, con documentari sul cibo e la storia dello stesso; inducendoci così a voler essere trendy a tutti i costi.
Senza poi contare le pubblicità sul biologico, le offerte speciali di corsi di cucina su ogni, finisce che ti senti un reietto se almeno una volta nella vita non hai approfittato di almeno qualcuna di queste offerte e modalità.
Il precotto ti risolve il problema in parte, tu dovrai dare il tuo tocco di eccellenza e avrai la tua parte di popolarità in piccolo tempo.
Ed ecco che anche la famosa casa Campbell è passata ad una nuova modalità, fornendo un prodotto non completo e dando a fianco o suggerendo al consumatore la possibilità di modificare gusto e ricetta.
Qua la domanda, ed ecco la risposta: sono sorti come funghi dei veri e propri negozi e siti on line che vendono dei veri e propri kit che ti consentono di mantenere allenata la tua fantasia tra i fornelli.
Avrai così l'apparenza, il tuo trucco, la tua magia con il tuo precotto, al quale la donna in carriera, così come la pigra casalinga, oppure l'inetta ai fornelli potrà aggiungere erba aromatica, oppure una salsa, e sporcando magari la sua altisonante marca di padella posizionata in bella vista, magari acquistata anche lei on line e su un sito italiano o francese, la farà apparire trendy e chic.  Magari si sentirà più vicino a una Julia Child oppure alla signora Lidia Bastianich, ora negli Stati Uniti molto in voga. La prima è ritornata in auge dopo un libro ed un film e la seconda, di bravura e professionalità, assunta alle cronache perché quotidianamente in televisione con un suo programma sul cibo italiano di grande successo. Ricordo che questa ultima è stata collaboratrice ed allieva della grande Julia Child, italiana emigrata negli Stati Uniti da decenni, proprietaria di innumerevoli ristoranti stellati in quel paese e il figlio è noto nel suolo natio perché detentore di un talent chef di grido.

Anche in Italia si è visto il proliferare di questi prodotti, con occhio attento appunto alla qualità e alla modalità dell'inserimento del tuo tocco finale. Sono spuntati sacchetti per cuocere a vapore, già nella confezione della verdura surgelata oppure del cibo precotto. Buste con la pasta precotta assieme a piccoli contenitori con la materia per la salsa e sugo: si può cucinare, ma accorciando i tempi. Sughi pronti, vaschette da rosticceria che tu dovrai cuocere nel tuo forno casalingo, pesce già pulito e talvolta precotto, verdure pronte per essere saltate in padella... ecco la possibilità di avere un pasto completo in una manciata di minuti.
Io non grido allo scandalo, non ne faccio uso, perché il mio mestiere include il confezionare il pasto quotidiano e pur nella fretta, sovente, cerco di portare in tavola altre possibilità che il tempo mi concede. Con questo non demonizzo queste modalità, esistono prodotti buoni e gustosi nel precotto, probabilmente confezionati con i dettami che la moda del momento richiede e anche perché la consapevolezza dei consumatori ha posto il rispetto per le modalità del confezionarlo.
Volevo portare a conoscenza ciò che avviene nel mondo dell'alimentare e anche l'evoluzione del nostro quotidiano, pasto compreso.

ALCUNI DATI
In Italia la percentuale di consumo dei piatti pronti è:
  • del 5% in più per i primi con base cereali;
  • del 15% in più per le verdure già lavate e tagliate;
  • del 3% in più per salumi e latticini, nonchè formaggi già confezionati;
  • del 2% in più per i sostituti del pane;
  • sono invece in calo il consumo del latte fresco pari al 4%, e quello della frutta fresca di stagione, del 3%;
Il nutrizionista interpellato sostiene che non bisogna demonizzare questo menù o questa modalità, è sano anche questo pasto, l'importante è che alla base vi sia la materia prima di eccellenza. Altra particolarità da porre in evidenza è di osservare che non sia troppo salato, cosa che purtroppo talvolta avviene, oppure troppo zuccherato, unto o ricco di grassi saturi. Quindi occhio particolare alla lettura dell'etichetta e con la nostra esperienza, assaporare e giudicare scartando quello che è racchiuso nella lista suddetta.
Vi è però da aggiungere una nota negativa a questo procedere, perché in tal modo si potrà perdere la tradizione di cucinare ed inventare, divertirsi tra i fornelli, prestando sempre meno attenzione al cibo che si ingurgita.


Inoltre, smettendo di andare a fare la spesa di persona, finiamo così di non conoscere i prodotti di stagione, non utilizziamo la modalità del km zero e togliamo l'atto d'amore verso di noi e verso i nostri cari, che è il cucinare.

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