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giovedì 5 dicembre 2013

FOOD THE WORLD - CHEESE A BRA

CHEESE ! 
LA RASSEGNA DEL FORMAGGIO e i suoi derivati

E' passata da un po' la rassegna CHEESE di Bra e tolte le fatiche si può raccontare un riassunto che possa far comprendere e, magari, comporre una piattaforma per il proseguire.
Ho deciso di andare in treno, e sono arrivata alla stazione di questa cittadina piemontese che ha avuti fasti nel lontano passato e continua ad averne oggi: è infatti la sede operativa di SLOW FOOD, che in via Via Mendicità Istruita, 14 ha la sua sede mondiale. Nel mondo tutti quindi, conoscono Bra proprio per questo fatto, ed è quindi la capitale morale del buon cibo e del suo lento comporlo.
Il percorso in treno dalla capitale del piemonte, vale a dire Torino, è abbastanza breve e scorrono immagini di campi, coltivazioni, periferie disegnate dalla matita di geometri che negli anni sessanta-settanta han plasmato di mediocrità paesi e città. Lontano sulle colline le ville patrizie, i castelli, i loggiati e il tanto verde che ammanta lo scenario.
Son tutti centri storici importanti, dai tanti campanili che ricordano medioevo sino al Settecento, sovrapposizioni di stili e di signorie, casati.
Alcuni paesi ne vantano parecchi di campanili, e vien da pensare che ogni secolo ha tributato onore e fama a quel signorotto o a quell' architetto-artista che voleva raccomandare la popolazione alla sua benevolenza.
La campagna è rigogliosa nel tepore di questo settembre che si attarda con il sole e il calore, le raccolte van piano scemando e ci si prepara alla vendemmia che da queste parti è anche lei prodotto di eccellenza. Vino, peperoni, vegetali, mais, grano, mele e frutta sono prodotti che vanno a rimpinguare casse e possibilità famigliari; assieme alle mandrie e ai greggi che produrranno latte e latticini.
Planata quindi in Bra, subito ti arriva nelle narici il forte afrore della materia, dei latticini che per quattro giorni saranno i protagonisti assoluti, rappresentati dai produttori del mondo, piccole eccellenze artigianali che si propongono anche con le novità di altri continenti.
Courtesy photo by http://cheese.slowfood.it/

Il centro storico è invaso da chioschi di prodotti dove puoi acquistare e conoscere, interloquire e prendere accordi; attorno una marea di persone, tantissime ed in crescita in questa edizione, parlanti lingue europee e mondiali, con anche idiomi africani e asiatici.
Si sono riversati in bella mostra per acquisire e per dare continuità all'allevamento, alla trasformazione, alla progettualità ed anche al futuro. 

I giovani produttori sono tantissimi e quindi si può prospettare che vi sarà possibile continuità e nuove possibilità, anche se il momento è abbastanza infausto, ma per i prodotti di tal fatta la nicchia esiste e le prospettive anche.
Courtesy photo by http://cheese.slowfood.it/

Sono stati presi d'assalto tutti, ma soprattutto i chioschi dei produttori stranieri, in particolar modo quelli africani che hanno interessato per la particolarità del fatto che non si conoscono prodotti e produttori, così pure per quelli inglesi con il loro Stilton che è un formaggio di vanto per la Gran Bretagna. Io adoro lo Stilton, è un formaggio antico, racchiuso in scatole di legno con coperchio che ora sono frutto di raccolta per gli amanti articoli d'antan e vintage. E' un erborinato  fatto con latte di mucca dei verdi pascoli inglesi, racchiuso in un cilindro di legno e in questo modo serviva anche al trasporto.    
Questo formaggio può essere solo prodotto in tre contee dell'Inghilterra, con latte di mucca pastorizzato, deve avere la crosta costruita naturalmente ed è l'unico formaggio inglese ad essere marchiato e riconosciuto ufficialmente.
Sembra che i medici consigliassero alle persone di mangiare una fettina di Stilton prima di coricarsi per avere sogni vividi e reali. Lo ricordiamo anche perché esiste un personaggio per bambini, un libro di fiabe che conta innumerevoli volumi, con il protagonista Geronimo Stilton, che viene letto e sfogliato anche dagli adulti.
Ma il comparto stranieri contava anche caprini francesi essicati con erbe e fiori, minerali e confezionati con bel gusto anche nel packaging. Spagnoli, portoghesi, irlandesi, sudafricani, etiopi, africani e tanto altro... piano piano si dipanano anche i nostri tanti formaggi, le nostre eccellenze, le piccole e grandi forme del nostro squisito derivato.
Courtesy photo by http://cheese.slowfood.it/

Agricoltura di collina e di montagna, di minuscola e vasta dimensione che vede sempre più facce giovani e volenterose a continuare la tradizione e le gesta, con novità e interessanti connessioni.
L'apoteosi del caseum ma anche del cibo di strada, della pizza, della birra e dei presidi, con relativi spazi e i tanti profumi e commistioni.
Il caffè letterario in via Mendicità ha visto incontri e dibattiti, sorrisi, parole, degustazioni e correlazioni con il mondo reale, con persone che avevano voglia di ascoltare, raccontare, sorridere e fare festa.
Courtesy photo by http://cheese.slowfood.it/

Laboratori su e per il formaggio, come sempre impegno e possibilità, per conoscere la materia e avere cognizione di causa.
Io sono stata in via Mendicità un bel lasso di tempo, ospite del mio amico Beppino Occelli, che ha fatto casa in una magione d'antan con cortile quieto e ombrato. Lì si incontravano i compratori, gli amici, gli estimatori, i mass media con la cortesia e l'accoglienza che è sempre degna di quella meraviglia di persona che è Beppino e il suo staff; che vanta tanti giovani e tanta competenza. 
La materia burro e formaggi di Occelli è di straordinaria immensità:  ci hanno offerto i loro prodotti su taglieri, con delle contaminazioni di altre realtà produttive italiane quali focaccia ligure con burro e acciughe di sicilia, un risotto riassettato con formaggio fresco e burro, cannoli ripieni di formaggio di malga, cupcake con burro e tante altre delizie che il giovane chef capace e bravo ha preparato.
Fuori il mondo, dentro la quiete laboriosa, tante facce, tanti incontri, tantissimi ma nella pace e tranquilla slow do.
Il patron  ti accoglie e dà ascolto a tutti, perché è la sua persona, il suo fare, la sua modalità e filosofia e stai bene, non vorresti più andare via. Ti senti il protagonista di un immenso affetto e cordialità.
Vi è stata la presentazione delle ricette on line, un contest creato dalla food blogger Sorelle in padella, che usano il prodotto Occelli contestualmente a prodotti della tradizione culinaria italiana e regionale e nell'arco delle varie portate di un convivio.
Allo stesso tavolo una decina di food blogger importanti, che han raccontato e recepito, che han voluto conoscere al meglio e portare novità al brand, nel prosieguo.
E' interessante e molto importante confrontarci, conoscerci e interloquire in modo da avere connessioni e scambi, complicità in questo mondo fatto di sapori e sapere, guardandosi negli occhi e dare senso ad un percorso, fatto di insiemi e conoscenze.
Ci hanno lasciato un sacchetto ricordo con assaggi di prodotti dell'eccellenza Occelli, compreso il burro che ha vinto tanti premi altisonanti nel mondo e un piccolo attrezzo per spalmarlo.
Cheese, ci rivedremo sicuramente nel 2015!

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