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domenica 26 ottobre 2014

FOOD PLACE - Una settimana in Sicilia - Parte 4

Il viaggio prosegue...
Avola
La città di Avola è nota per il suo vino, con un centro storico piccolo ma ben conservato, attorno poderi di campagna racchiusi da muretti a secco che racchiudono  ulivi secolari, fornitori di olio saporito e generoso di gusto. Le marine di Ragusa e Modica sono luoghi dove tempo addietro scoprii per caso una baia piccola e silente, contornata da oleandri e dal lento adagiarsi del mare profondamente blu sopra una sabbia gialla e tiepida.
Luoghi che ho esplorato, conosciuto, assaporato, condiviso, ma la nostra meta è il borgo marinaro, passando per le serre che lucenti sotto il sole racchiudono piantine giovani e promettenti di pomodorini Pachino,  coltivati in questa zona sulla terra sabbiosa con il mare che lambisce il sottosuolo donando sapore unico.

Vendicari
Si staglia il blu del mare contro un blu del cielo che è meraviglia del creato e si adagia sopra la riserva di Vendicari, protetta con i  silenzi rotti dal richiamo degli uccelli e dal fruscio delle corse dei conigli selvatici, canne che fremono alla brezza e attorno le coltivazioni dei carciofi verdi, carnosi e dal gusto forte.
Questo paesetto ha visto il crescere della sua popolarità lentamente negli anni, in parte dovuto ad un festival di cinema molto qualificato che ha portato celebrità e forse scompiglio nella placidità del suo tran tran estivo e quiete dell'inverno. La pesca è ancora un’attività frequente e ci si imbatte con le piccole imbarcazioni dei pescatori ritornati dal lavoro in altura, con il frutto del periodo nella nassa e puoi acquistare il fresco che andrà anche a rifornire i tanti ristorantini che si allineano sulla scogliera e dentro il borgo.

L’antica tonnara, rimasta in disuso per tanti anni, ora vede un restauro intelligente permettendo aperture di ristorantini, piccoli negozi con eccellenze del territorio, boutique delle colte e sapienti capacità giovani dell'isola, caffè e vinerie. Il turismo è quello straniero e siciliano colto, raffinato ed abbiente, che desidera qualità e riservatezza nei toni e nei modi.

Marzamemi
Taverna Ristorante La Cialoma
Racchiuso in un baglio, una corte interna con quinta la chiesa, acciottolato invaso dai tavoli dal ristorantino LA CIALOMA e dal caffè di angolo che ti accoglie sempre con franchezza. Scegliamo il suddetto ristorante, che rimembro per le molte volte che mi sono cibata con grande soddisfazione. I tavoli sono ricoperti da pizzi di casa, da copriletti degli armadi di famiglia che prevedono anche broccati di raffinata qualità, adagiati sopra una tovaglia di lino candida con orlo a giorno ben ricamato. Sono tanti gli avventori e molti dovranno attendere un altro turno.

Il sole ci riscalda e nell'attendere il nostro sederci al desco, percorriamo le stradine del borgo che vede restauri recenti, aperture nuove di locali,ristori e angoli rimessi a modo.

Saremo premiati da un pranzo molto gustoso, composto da pesce quale tonno rosso alla griglia condito con olio e erbe profumate, una insalata di polipo con patate, pinoli, finocchietto selvatico, olive schiacciate e una spruzzata di succo di arancia, una pasta di casa con sugo di tonno e pomodori di dispensa sempre con finocchietto. Il vino è quello bianco di Sicilia dentro calici brillanti; le stoviglie sono della tradizione siciliana. Un menù corto molto competente, la stagione e il territorio presenti e i ragazzi giovani con faccia pulita e schietta, solerti e attenti. Un conto non esagerato visto il luogo e la qualità, che ci rimettono in pace col tempo e la vita. Volgendo al tramonto pensiamo di attardarci ancora un attimo nei dintorni, acquistare i prodotti di questa isola e assaporare il languore di una giornata tiepida e piena di sorprese, una quiete che ci accompagna verso il ritorno, dove le luci dei borghi si accendono, il mare torna nel suo buio e la natura riacquista il suo luogo e il suo riposo.

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