A
prima vista sembra un qualsiasi mercato coperto dei nostri, con anche una parte
en plein air, con i negozietti angusti e divisi per caratteristiche
merceologiche. Sin qui più o meno simile. Ma in definitiva, è diverso in tutto.
A partire dalla pulizia, non aspettatevi igiene, controlli, ASL, leggi e quanto
altro.
Qui è tutto un accumulo di scarti che le mucche, le bufale, i poveri e
poi alla fine chi deve farlo smaltirà.
Odori, effluvi, profumi, grida, genti e
idiomi, tanto rumore e talvolta eccessivo.
Per noi che siamo abituati ad altra
modalità, ad altro approccio, ad altro sistema di vendita… è uno shock: qui ti
imboniscono con le grida, si azzuffano se un cliente tergiversa e non sceglie
quel venditore.
I
visi, quasi tutte donne per quanto riguarda venditrici di verdura, di pesce.
Per i fiori, attrezzi di cucina, mobilia, casalinghi, granaglie e altro sono
uomini.
Ancora una volta la suddivisione tra la cucina, il privato e il
pubblico, vale a dire gli affari. Come se a noi debba essere sempre riservato
il focolare!
LA PARTICOLARITA’ DELLA VENDITA DEL PESCE
Per il pesce esiste un perché si trovino le donne a venderlo. Gli uomini sono stati tutta la notte fuori in barca e al mattino – all’alba - ritornati sulla spiaggia vendono direttamente ai commercianti, ai negozi o ai privati.
Ma la
maggioranza del pescato va al mercato e se ne occupano le “fisher woman”, le
loro mogli. Signore dal viso bello ma marcato, sfiorante il burbero, molto
agguerrite e combattive.
Si contendono anche l'ultima coda, il posto, il
cliente.
Nei loro sari colorati, tirati su in vita per non permettere all'acqua
che scorre ai loro piedi, (che serve per lavare e pulire), di lordarli, sono
imperterrite e accondiscendenti. Ti guardano sfidanti e sanno leggerti dentro
tutto. Come delle indovine!
Gridano, ho visto delle lite furiose per un
nonnulla; hanno catini di alluminio contenenti i loro beni, il denaro viene
tenuto nella scatola di tonno, il corrente, ma il più viene messo nel corsetto,
tra i seni; come nei vecchi mercati nostri facevano le contadine.
La bilancia è
quella a bascula, antica memoria dei villaggi italici, dove peso netto, tara,
peso lordo sono pie illusioni. Non ti devi far problemi, sicuramente andrà
tutto a loro favore, ma questo è parte del gioco, si sa!
Te lo puliscono e
tagliano con coltelli arrugginiti e rudimentali.
Utilizzano anche strumenti
particolari: io ne possiedo in casa uno antico, un coltello a forma di pesce,
su una sbarretta di legno sempre a forma di pesce.
Tranciano con una facilità,
che ti stupisce visti i loro polsi!
Photo - Per gentile concessione Daniela Carlotti
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