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lunedì 4 giugno 2012

FOOD THE WORLD - The 50 best restaurant in the world

IL NOMA HA VINTO
Gli chef del mondo, gli esperti gastronomici del pianeta riunitasi in Gran Bretagna per eleggere il best dei best hanno votato come first il cuoco del Noma di Copenhagen.
Un quarantenne che ha elaborato la cucina del territorio, coniugandola con le nuove frontiere e contaminazioni, finestra aperta sul mondo e le sue eccellenze per la creazioni di memorabili pasti. In quel ristorante si servono due eccellenze di produzione vinicola di una cantina del canavese, luogo del Piemonte proteso verso le montagne della valle d’aosta. Rigore e Passito: il primo un metodo classico compiuto dalla lavorazione di uve erbaluce, un docg di recente acquisizione e il passito sempre con uve erbaluce appassite su cannucciati e lasciato riposare per anni in botti di rovere.


Le nostre eccellenze di sempre vedi Bottura, Alajmo, Iaccarino, Santini, Scabin ecc….li ritroviamo in basso nella classifica con differenti posizioni. Serve ricordare però che nei primi posti viene riportato punteggio significativo per un piccolo ristorante di Alba.

Ma la cosa che crea scandalo e indigna che a quella serata dove si dissertava di cibo ed economia dello stesso, dove si incontravano i mercati del mondo la nostra politica era assente, non un rappresentante del nostro governo né nazionale né regionale.

Nessuno per supportare il sistema cibo che ha influenza sul PIL italico essendo i nostri prodotti esportati in modo significativo verso i paesi emergenti, nonché il nostro paese meta importante delle rotte turistiche.


Abbiamo un paese dalla vocazione turistica importante, ma chi deve supportare tutto questo si disinteressa e volge lo sguardo e il suo tempo verso altre modalità che talvolta non hanno questa rilevanza.

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