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giovedì 7 giugno 2012

FOOD SYNTAX - Afrodite nel piatto

IL CIBO E' AFRODISIACO?

Sento farmi questa domanda molto spesso. Io non credo vi siano cibi che possono aumentare la libido e altri no, credo invece che vi siano cibi voluttuosi. Ad esempio il cioccolato che è sensoriale, piacevole ed aumenta le nostre endorfine e quindi ci pone in una situazione di ascolto, di rilassatezza.
La voluttuosità delle ostriche che scivolano via con quel forte sapore di mare, che ti immagini dentro un oceano immerso in un liquido amniotico.
L'affondo in una torta meringa con nuvole di panna che ritorni bambina e spalanchi gli occhioni estasiata.
La situazione in cui ti trovi, con la premessa di avere accanto la persona che vorresti avere per i tuoi sogni erotici e non, il condividere un pasto sapido e squisito, mangiando con le mani.
Io adoro vedere come gli indiani prendono il cibo, con le dita lunghe e smilze, raccogliere ogni più piccola parte e introdurla nelle labbra con una precisione millesimale. Quella è voluttà! 
Quel gesto è afrodisiaco e ti permette di mettere in atto tutte le fantasie ed evoluzioni possibili.
L'allegria che si pone nel conviviare, con davanti una pietanza costruita con infinito amore, posta in un piatto in perfetta armonia tra i colori e i sapori e il guardarsi negli occhi con grande sintonia e rispetto. Questo credo sia afrodisiaco. Certo non voglio dissacrare gli studi scientifici e quanto altro, ma per me non è la sostanza degli alimenti ad esserlo, ma il contorno.

I succhi: vi sono quelli preparati freschi e quelli confezionati. In India ad ogni angolo di strada ti preparano succhi freschi con la frutta del momento. Avrai mango, melograno, uva, arancia, anguria, melone e seppur nella modalità più rudimentale, apparecchi che qui da noi non si vedono da anni, hai la possibilità di ingerire vitamine e antiossidanti a poco prezzo. 
Anche la canna da zucchero spremono, con una macchina rudimentale che schiaccia tra le spire le lunghe canne e scende un liquido bianco spesso un poco agro, ma dissetante.
Il cocco con la sua buccia esteriore verde bottiglia acceso te lo porgono dopo averlo scheggiato con un rudimentale machete e nel forellino antistante infilano una cannuccia. 
È fresco, zuccheroso e denso, acqua vitale da non abusare perché puoi dover andare al bagno sovente.
In Canada coltivano il mirtillo rosso in enormi vasconi, come se fosse un alga e lui galleggia beato, sin quando un trattore non lo fa fluttuare verso alto e lo spinge in angoli rinchiusi dove raccoglierlo. Ne estraggono un succo rosso rubino che serve per i radicali liberi. La tua pelle se ne gioverà bevendolo. Da non confondere con il mirtillo nero che è invece frutto di sotto bosco e serve per migliorare la vista. Tanto è vero che ai soldati americani di stanza in Vietnam ne propinavano in pillole per aiutarli a migliorare la visibilità e poter guardare in faccia, talvolta, anche la morte.
I brasiliani grandi produttori di succo di arancia, non lo bevono quello in scatola, ma ne consumano un'infinità fresco. Sono i più importanti produttori di succo arancia del mondo, esportandolo anche negli Stati Uniti. Lì lo troverai in scatola gigantesche e lo consumano a litri da mane a sera. A me è un poco indigesto, preferisco mangiarla a fette l'arancia.

Il succo che preferisco è quello di mango. In riva all'oceano indiano, in un luogo denominato Repos alle porte di Pondicherry, con il gracchiare dei corvi e il cantelinante linguaggio Tamil, nella stagione dei manghi mi assaporo questa crema gialla densa e profumata, senza aggiunta di nulla e tutto il creato lo ritrovi. 
Non vorresti mai più muoverti da lì, per nessuna ragione al mondo!

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