Una volta il pane si comprava dal panettiere, era sempre
fresco, buono e costava poco. Da un po’ di tempo però le cose sono cambiate, e
da un po’ di anni i supermercati si sono riempiti di macchine per il pane, di
tutte le marche e di tutti i tipi, e molti di noi sono diventati “panettieri” in casa.
Di vantaggi ce ne sono: gli ingredienti li scegliamo noi, e con la facilità di
una macchina che impasta non dobbiamo nemmeno faticare così tanto. Diciamo che
per fare un buon pane ci vuole una buona farina, un’acqua sana, e del lievito
di birra.
Ma esiste anche un altro lievito, molto più naturale, la cui
invenzione si perde nei secoli passati…
Chissà se vi è mai capitato di vedere nel frigo di una
vostra amica/o un barattolo strano, che necessita di cure continue… è la pasta madre, un assemblato di tanti
lieviti e tanti batteri, che può essere creato da noi, oppure, se si è
fortunati, possiamo farcelo regalare da
qualche panettiere ben disposto, anche se di solito questo ingrediente viene
considerato una reliquia segreta!
Infatti la pasta madre non si può acquistare in
supermercato, e non la troverete nemmeno nei negozi super specializzati, ma
darà alla vostra panificazione un sapore del tutto inconfondibile, personale ed
unico.
C’è un sito che ne parla in maniera esaustiva, http://www.pastamadre.net/ ed è diventato
un cult per gli amanti del pane fatto in casa. Qui ne riproponiamo la ricetta
base, che ognuno di voi può provare a fare in casa. Ma ricordatevi: il prodotto
così ottenuto richiederà cure costanti settimanali, perché è vivo, e infatti può durare
secoli! Ci sono paste madri che sono passate nelle mani di intere generazioni,
e questa è la cosa che più mi affascina. Un sapore del pane che può durare nel
tempo!
Ecco la ricetta, e fateci sapere se qualcuno di voi l’ha
provata:
Passo
1:
ingredienti
200
grammi di farina tipo “0” biologica
100
grammi di acqua tiepida
1
cucchiaino di miele biologico (il miele in questo caso serve a dare una mano
nel far partire la fermentazione, in quanto composto da zuccheri semplici più
facilmente “attaccabili” dai microorganismi)
Impastate
tutti gli ingredienti per bene, fino ad ottenere una piccola palla morbida e
liscia. Riponete questo primo impasto in una ciotola coperta da un panno umido
e lasciatelo riposare a temperatura ambiente (tra i 18 e i 25 gradi) per 48
ore.
Trascorse
queste 48 ore noterete che qualcosa è già successo: l’impasto si è leggermente
gonfiato e sono comparsi i primi alveoli
Passo
2:
200
grammi dell’impasto precedente
200
grammi di farina tipo “0” biologica
100
grammi di acqua tiepida
stemperate
l’impasto precedente nell’acqua tiepida e una volta sciolto per bene aggiungete
la farina. Procedete dunque come al punto precedente, fino ad ottenere un nuovo
impasto ben modellato.
Avete
appena eseguito quello che si chiama “rinfresco”, cioè avete dato da mangiare
nuovi zuccheri semplici e complessi ai vostri lieviti.
Coprite
e fate riposare per altre 48 ore.
Passi
successivi:
Continuate
questa procedura di “rinfresco” per almeno una/due settimane, finché il vostro
impasto non sarà in grado di raddoppiare il suo volume in circa 4 ore.
Terminato
questo processo, la vostra pasta madre è pronta per essere utilizzata per
produrre il vostro pane. Si conserverà in frigorifero in un vasetto di vetro
anche per più di una settimana, tra un rinfresco e l’altro.
Ah! Dimenticavamo… se proprio non ve la sentite di iniziare
da soli, nel sito sopra citato potete trovare anche una sezione “spacciatori”…
di pasta madre… mi raccomando, se qualcuno di voi prova a farla, ci tenga
aggiornati sui risultati … perché proveremo anche noi.
Buon pane a tutti!
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