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giovedì 21 giugno 2012

FOOD RECIPE - La pasta madre

IL LIEVITO NATURALE CHE CI PIACE
Una volta il pane si comprava dal panettiere, era sempre fresco, buono e costava poco. Da un po’ di tempo però le cose sono cambiate, e da un po’ di anni i supermercati si sono riempiti di macchine per il pane, di tutte le marche e di tutti i tipi, e molti di noi sono diventati “panettieri” in casa. Di vantaggi ce ne sono: gli ingredienti li scegliamo noi, e con la facilità di una macchina che impasta non dobbiamo nemmeno faticare così tanto. Diciamo che per fare un buon pane ci vuole una buona farina, un’acqua sana, e del lievito di birra.
Ma esiste anche un altro lievito, molto più naturale, la cui invenzione si perde nei secoli passati…
Chissà se vi è mai capitato di vedere nel frigo di una vostra amica/o un barattolo strano, che necessita di cure continue…  è la pasta madre, un assemblato di tanti lieviti e tanti batteri, che può essere creato da noi, oppure, se si è fortunati, possiamo  farcelo regalare da qualche panettiere ben disposto, anche se di solito questo ingrediente viene considerato una reliquia segreta!
Infatti la pasta madre non si può acquistare in supermercato, e non la troverete nemmeno nei negozi super specializzati, ma darà alla vostra panificazione un sapore del tutto inconfondibile, personale ed unico.

C’è un sito che ne parla in maniera esaustiva, http://www.pastamadre.net/ ed è diventato un cult per gli amanti del pane fatto in casa. Qui ne riproponiamo la ricetta base, che ognuno di voi può provare a fare in casa. Ma ricordatevi: il prodotto così ottenuto richiederà cure costanti settimanali, perché è vivo, e infatti può durare secoli! Ci sono paste madri che sono passate nelle mani di intere generazioni, e questa è la cosa che più mi affascina. Un sapore del pane che può durare nel tempo!

Ecco la ricetta, e fateci sapere se qualcuno di voi l’ha provata:


Passo 1:
ingredienti
200 grammi di farina tipo “0” biologica
100 grammi di acqua tiepida
1 cucchiaino di miele biologico (il miele in questo caso serve a dare una mano nel far partire la fermentazione, in quanto composto da zuccheri semplici più facilmente “attaccabili” dai microorganismi)

Impastate tutti gli ingredienti per bene, fino ad ottenere una piccola palla morbida e liscia. Riponete questo primo impasto in una ciotola coperta da un panno umido e lasciatelo riposare a temperatura ambiente (tra i 18 e i 25 gradi) per 48 ore.
Trascorse queste 48 ore noterete che qualcosa è già successo: l’impasto si è leggermente gonfiato e sono comparsi i primi alveoli

Passo 2:
200 grammi dell’impasto precedente
200 grammi di farina tipo “0” biologica
100 grammi di acqua tiepida

stemperate l’impasto precedente nell’acqua tiepida e una volta sciolto per bene aggiungete la farina. Procedete dunque come al punto precedente, fino ad ottenere un nuovo impasto ben modellato.
Avete appena eseguito quello che si chiama “rinfresco”, cioè avete dato da mangiare nuovi zuccheri semplici e complessi ai vostri lieviti.
Coprite e fate riposare per altre 48 ore.

Passi successivi:
Continuate questa procedura di “rinfresco” per almeno una/due settimane, finché il vostro impasto non sarà in grado di raddoppiare il suo volume in circa 4 ore.
Terminato questo processo, la vostra pasta madre è pronta per essere utilizzata per produrre il vostro pane. Si conserverà in frigorifero in un vasetto di vetro anche per più di una settimana, tra un rinfresco e l’altro.

Ah! Dimenticavamo… se proprio non ve la sentite di iniziare da soli, nel sito sopra citato potete trovare anche una sezione “spacciatori”… di pasta madre… mi raccomando, se qualcuno di voi prova a farla, ci tenga aggiornati sui risultati … perché proveremo anche noi.
Buon pane a tutti!

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